La velocità come fattore di rischio negli incidenti stradali con il coinvolgimento di adulti

In un quinto degli incidenti gravi con il coinvolgimento di persone tra i 25 e i 64 anni, la causa principale o concomitante è una velocità eccessiva o non adeguata.

Situazione iniziale

circolazione stradale in Svizzera (ad es. [1–4]). Sia la probabilità di un incidente sia la gravità delle ferite aumentano con l’aumentare della velocità [2,3,5,6].

Le conducenti e i conducenti che circolano a velocità elevata hanno meno tempo per reagire a un evento imprevisto rispetto a chi viaggia a velocità moderata. Sebbene il tempo di reazione sia lo stesso, a velocità più elevate la distanza percorsa è maggiore. Inoltre, lo spazio di frenata si allunga, poiché è dato dalla velocità elevata al quadrato. Anche gli altri utenti della strada hanno meno tempo per reagire a un veicolo che sopraggiunge a velocità sostenuta [3].

Un eccesso di velocità, ossia il superamento del limite massimo di velocità consentito, è oggettivamente misurabile. Una velocità non adeguata, cioè non adatta alle condizioni della strada, del traffico o di visibilità, è invece frutto di una valutazione soggettiva, in quanto non è sempre possibile stabilire con esattezza quale sia la velocità adeguata alle condizioni particolari [3]. Gli studi sulla percentuale di conducenti troppo veloci si riferiscono generalmente agli eccessi di velocità.

Diffusione

Secondo uno studio dell’UPI pubblicato nel 2020, un numero relativamente elevato di veicoli viaggia a velocità superiore rispetto ai limiti di legge. I rilevamenti della velocità effettuati su oltre 16 milioni di veicoli, suddivisi per tipo di veicolo, regime di velocità e luogo, indicano che il 31% dei veicoli non rispetta il limite massimo consentito [4,7].

La maggior parte delle conducenti e dei conducenti rispetta il limite di 80 km/h (85%), mentre la maggior parte delle infrazioni è rilevata sulle strade urbane con limite di 30 km/h (che viene osservato nel 46% dei casi). Nelle zone 50, il limite di velocità è rispetto dal 64% delle conducenti e dei conducenti, nelle zone 120 dal 66%.

Nelle zone 30, gli utenti che rispettano meno il limite di velocità sono le motocicliste e i motociclisti (35%). Nelle zone 80, gli autoveicoli pesanti (autocarri, trattori a sella, pullman) sono quelli che più di tutti rispettano il limite di velocità (87%) [4]. È lecito presumere che la presenza di dispositivi tecnici quali il tachigrafo a bordo di molti autoveicoli pesanti favorisca il rispetto dei limiti di velocità [4].

Le velocità di marcia medie sono risultate inferiori alla velocità massima consentita: 47,6 km/h nelle zone 50, 70,3 km/h nelle zone 80 e 110,4 km/h nelle zone 120. Fanno eccezione le zone 30, dove la velocità media è risultata di 31,6 km/h [4].

Altre valutazioni evidenziano un aumento delle velocità di marcia e delle violazioni dei limiti durante le ore notturne. Le conducenti e i conducenti circolano più spesso a velocità eccessiva anche nelle ore diurne dei fine settimana [4].

Va sottolineato che la stragrande maggioranza dei dati raccolti in questo studio si riferisce a conducenti di età superiore ai 18 anni. Considerata l’ampiezza della fascia d’età interessata (dai 25 ai 64 anni), è lecito presumere che i valori sopra indicati non differiscano in misura sostanziale dai valori rilevati in modo specifico per questa fascia d’età.

Pericolosità

Il potenziale di rischio derivante da una velocità non adeguata è considerato molto elevato [8]. Se la velocità media su una strada aumenta, aumenta anche il numero di incidenti, in misura maggiore quelli gravi rispetto a quelli lievi.

Questo fenomeno può essere spiegato da equazioni fisiche peraltro ampiamente confermate da numerosi studi empirici condotti su scala mondiale [6]. La correlazione tra le variazioni della velocità media e la frequenza degli incidenti dipende dalla velocità iniziale. Una variazione percentuale della velocità ha un effetto maggiore a velocità iniziali più elevate. Tale correlazione può essere rappresentata al meglio con un modello esponenziale [6].

Per la sicurezza degli utenti della strada vulnerabili (ad es. pedoni), la velocità di guida è un fattore particolarmente critico: la loro incolumità dipende infatti in larga misura dalla velocità di collisione [9]. Secondo una meta-analisi, la probabilità che un pedone perda la vita in una collisione con un veicolo che viaggia a 50 km/h è sei volte superiore rispetto a una collisione con un veicolo che sopraggiunge a 30 km/h [10].

Rilevanza per gli incidenti

Nel periodo 2019-2023, una velocità eccessiva o non adeguata è stata rilevata come causa principale o concomitante in un quinto circa degli incidenti gravi. Ciò vale anche per la fascia d’età compresa tra i 25 e i 64 anni [11]. Il tasso di incidenti correlati alla velocità sull’insieme degli incidenti gravi è leggermente superiore fra i giovani uomini tra i 18 e i 24 anni (21%) rispetto alle giovani donne nella stessa fascia d’età (17%).

Il tasso di persone tra i 25 e i 64 anni rimaste gravemente ferite o decedute in gravi incidenti correlati alla velocità (58%) corrisponde al loro tasso su tutti gli incidenti gravi (58%). Riguardo alla responsabilità principale per gli incidenti gravi correlati alla velocità, si rileva un tasso equivalente (59%).

Fonti

[1] Hertach P. Geschwindigkeitskontrollen: Empfehlungen aus Präventionssicht. Bern: BFU, Beratungsstelle für Unfallverhütung; 2021. Forschung 2.401. DOI:10.13100/BFU.2.401.01.2021.

[2] WHO. Managing speed. Geneva, Switzerland: WHO; 2017.

[3] Van den Berghe W, Pelssers B. Dossier thématique Sécurité routière no 9: Vitesse et vitesse excessive. Bruxelles: Institut VIAS – Centre de connaissance Sécurité routière; 2020.

[4] Niemann S. Geschwindigkeit auf Schweizer Strassen: Pilotprojekt zur Erhebung des Geschwindigkeitsverhaltens von Motorfahrzeuglenkenden. Bern: BFU, Beratungsstelle für Unfallverhütung; 2020. Forschung 2.378. DOI:10.13100/BFU.2.378.01.2020.

[5] Adminaité-Fodor D, Jost G. Reducing speeding in Europe. Brussels: European Transport Safety Council ETSC; 2019. PIN Flash Report 36.

[6] International Transport Forum ITF. Speed and crash risk: Research report. Paris: ITF; 2018.

[7] Niemann S. Geschwindigkeiten auf Schweizer Strassen. VSS Strasse und Verkehr. 2021; 107(12): 32–38.

[8] Walter E, Achermann Stürmer Y, Ewert U et al. Personenwagen-Lenkende und -Mitfahrende. Bern: BFU, Beratungsstelle für Unfallverhütung; 2015. Sicherheitsdossier Nr. 13.

[9] Ewert U, Scaramuzza G, Niemann S, Walter E. Der Faktor Geschwindigkeit im motorisierten Strassenverkehr. Bern: BFU, Beratungsstelle für Unfallverhütung; 2010. Sicherheitsdossier Nr. 06.

[10] [10] Hussain Q, Feng H, Grzebieta R et al. The relationship between impact speed and the probability of pedestrian fatality during a vehicle-pedestrian crash: A systematic review and meta-analysis. Accid Anal Prev. 2019; 129: 241–249. DOI:10.1016/j.aap.2019.05.033.

[11] Hertach P, Uhr A, Achermann Stürmer Y et al. Sinus 2024: Sicherheitsniveau und Unfallgeschehen im Strassenverkehr 2023. Bern: BFU, Beratungsstelle für Unfallverhütung; 2024. DOI:10.13100/bfu.2.536.01.2024.

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