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L’inosservanza della precedenza come fattore di rischio negli incidenti stradali con il coinvolgimento di giovani adulti

Tra il 2019 e il 2023, le inosservanze della precedenza sono state la causa del 18% degli incidenti gravi con il coinvolgimento di giovani adulti tra i 18 e i 24 anni. Questa percentuale è leggermente inferiore rispetto al resto della popolazione.
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  • Rilevanza per gli incidenti
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Situazione iniziale

Le inosservanze della precedenza nella circolazione stradale sono la causa di incidenti stradali gravi registrata con maggiore frequenza dalla polizia in Svizzera. A violare le regole di precedenza sono perlopiù le conducenti e i conducenti di automobili, ma sono soprattutto cicliste, ciclisti e pedoni a subirne le conseguenze riportando lesioni gravi o mortali.

La statistica sugli incidenti stradali non permette di individuare direttamente i motivi esatti delle inosservanze della precedenza. Gli studi indicano che sovente le conducenti e i conducenti di veicoli a motore responsabili dell’infrazione non scorgono gli utenti di veicoli a due ruote e i pedoni, oppure si rendono conto troppo tardi della loro presenza [1–6].

Secondo un sondaggio online condotto nel 2023 in Austria su circa 2700 persone di età pari o superiore a 15 anni, più della metà (53%) delle persone intervistate ha affermato di ritenere che le inosservanze della precedenza avvengono in modo perlopiù inconsapevole [6].

Tra i motivi più frequenti per cui gli altri utenti della strada non rispettano la precedenza sono stati menzionati la disattenzione o la distrazione (46%) e la sconsideratezza (42%). Anche la fretta o lo stress (34%), il desiderio di arrivare rapidamente a destinazione (32%), la mancata conoscenza delle regole di precedenza (28%) e l’incapacità di interpretare la situazione del traffico (26%) sono stati indicati come motivi rilevanti per le inosservanze della precedenza.

Secondo uno studio basato sui dati relativi agli incidenti di giovani conducenti di veicoli a motore di età pari o inferiore a 34 anni dello stato americano della Louisiana, l’inosservanza della precedenza è tra le tre infrazioni stradali più frequenti registrate dalla polizia e commesse dalle giovani e dai giovani conducenti [7]. Gli autori ipotizzano che queste inosservanze della precedenza siano dovute a una scarsa esperienza di guida e a comportamenti a rischio involontari. Lo studio indica inoltre che i giovani adulti di età compresa tra i 20 e i 24 anni hanno una probabilità del 33% più elevata di rimanere coinvolti in un incidente dovuto a inosservanza della precedenza rispetto a conducenti più esperti nella fascia d’età tra i 25 e i 34 anni.

Diffusione

Per la Svizzera non sono disponibili analisi complete sulla frequenza delle inosservanze della precedenza. Alcune indicazioni al riguardo sono reperibili nel sondaggio rappresentativo presso la popolazione condotto annualmente dall’UPI [8,9]. È lecito supporre che tali indicazioni si riferiscano soltanto a inosservanze della precedenza commesse deliberatamente o perlomeno riconosciute a posteriori.

Nel 2023, il 53% delle automobiliste e degli automobilisti tra i 18 e i 24 anni ha dichiarato di non accordare la precedenza, almeno occasionalmente, ai pedoni in attesa ai passaggi pedonali. La percentuale è del 51% per le persone di età compresa tra i 25 e i 64 anni e del 41% per gli utenti di età compresa tra i 65 e i 74 anni. Pochissime persone hanno riferito di adottare tale comportamento di frequente (il 2% per ciascuna di queste fasce d’età) [9].

Circa un terzo delle cicliste, dei ciclisti, delle elettrocicliste e degli elettrociclisti dichiara di commettere occasionalmente un’inosservanza della precedenza. Questo comportamento è più frequente tra le persone di età compresa tra i 18 e i 24 anni (29%) e tra le persone tra i 25 e i 64 anni (36%) rispetto a quanto avviene tra le persone di età pari o superiore a 65 anni (20%) [9].

Questi dati si basano sulle autodichiarazioni delle persone intervistate. Non è dunque da escludere che alcune di esse abbiano minimizzato la frequenza del comportamento problematico (cosiddetto comportamento di risposta socialmente desiderabile). Tuttavia, poiché il sondaggio è stato condotto online, questo effetto non dovrebbe essere troppo marcato.

Pericolosità

La scarsa disponibilità di dati rende difficile stimare la frequenza con cui un’inosservanza della precedenza causi un incidente stradale. Tuttavia, data l’elevata rilevanza per gli incidenti, è lecito presumere che tale frequenza sia elevata.

Nell’ambito di un «Naturalistic Driving Study» (NDS, si veda Osservazione 1) è stato valutato il rischio di incidente in diverse situazioni di inosservanza della precedenza rispetto a un comportamento di guida corretto [10]. Ad esempio, per l’errore di guida relativamente frequente «Inosservanza dei segnali di precedenza ‹Stop› o ‹Dare precedenza›» è stato calcolato un rischio con un odds ratio (si veda Osservazione 2) di 7,4. Ciò significa che, in caso di mancato rispetto di questi segnali di precedenza, il rischio d’incidente aumenta di oltre 7 volte rispetto a un comportamento di guida corretto.

Per altri comportamenti classificati come «Errori di precedenza», ma osservati molto raramente, lo studio ha rilevato un odds ratio estremamente elevato, pari a 936. Questi risultati indicano che la pericolosità delle inosservanze della precedenza può essere molto alta.

Rilevanza per gli incidenti

Le inosservanze della precedenza sono la principale causa di incidenti stradali gravi in Svizzera: il 22% dei danni gravi alla persona registrati nel periodo 2019–2023 è riconducibile a tale causa. Per la fascia d’età compresa tra i 18 e i 24 anni questo tasso è invece leggermente inferiore (18%) [11]. Il tasso di incidenti gravi dovuti a un’inosservanza della precedenza è stato significativamente più elevato tra le donne di età compresa tra i 18 e i 24 anni (26%) che tra gli uomini della stessa età (15%). 

Tra le persone identificate dalla polizia come principali responsabili di incidenti gravi dovuti a inosservanza della precedenza, la fascia d’età compresa tra i 18 e i 24 anni presenta una percentuale oltremodo elevata: il 10% è il principale responsabile di tali incidenti, a fronte di un tasso sulla popolazione totale pari al 7%. Le donne di età compresa tra i 18 e i 24 anni rappresentano il 12% di tutti i principali responsabili di incidenti gravi dovuti a un’inosservanza della precedenza. In confronto, il tasso degli uomini in questa fascia d’età è del 9%.

Osservazioni

  1. Per determinare la diffusione delle violazioni delle norme si ricorre idealmente a studi osservazionali o «Naturalistic Driving Studies» (NDS). Tali studi sono considerati obiettivi e, pertanto, vengono ritenuti i più affidabili. Nell’ambito degli NDS, tra le altre cose, viene registrato il comportamento di guida delle partecipanti e dei partecipanti per un determinato lasso di tempo con diverse telecamere di bordo. È quindi possibile stimare la frequenza di diversi comportamenti in condizioni «normali» (senza incidenti) (in percentuale del tempo di guida). I comportamenti sono registrati in modo molto dettagliato.

  2. L’odds ratio (OR) indica quanto è alta la probabilità (in inglese: odds) che un evento possa verificarsi a causa di un fattore di influenza. Ai fini del calcolo, in una prima fase vengono calcolate le probabilità che un evento possa verificarsi in presenza del fattore di influenza e le probabilità che un evento possa verificarsi in assenza del fattore di influenza. Gli «odds» sono definiti come il rapporto tra la probabilità che un evento si verifichi e la probabilità che non si verifichi. Questi due odds vengono successivamente messi in relazione l’uno con l’altro (odds ratio). Come il rischio relativo, anche l’odds ratio può assumere un valore compreso tra 0 e infinito. Anche in questo caso un OR > 1 indica una correlazione positiva [12].

Fonti

[1] Räsänen M, Summala H. Attention and expectation problems in bicycle–car collisions: An in-depth study. Accid Anal Prev. 1998; 30(5): 657–666. DOI:10.1016/S0001-4575(98)00007-4.

[2] Uhr A. Verkehrssicherheit von Velos und E-Bikes im Kreisel. Bern: BFU, Beratungsstelle für Unfallverhütung; 2022. Forschung 2.463. DOI:10.13100/BFU.2.463.01.2022.

[3] Walter E, Achermann Stürmer Y, Scaramuzza G et al. Fahrradverkehr. Bern: BFU, Beratungsstelle für Unfallverhütung; 2012. Sicherheitsdossier Nr. 08.

[4] Walter E, Cavegn M, Ewert U et al. Motorradverkehr. Bern: BFU, Beratungsstelle für Unfallverhütung; 2014. Sicherheitsdossier Nr. 12.

[5] Walter E, Achermann Stürmer Y, Scaramuzza G et al. Fussverkehr. Bern: BFU, Beratungsstelle für Unfallverhütung; 2013. Sicherheitsdossier Nr. 11.

[6] Mellauner M, Kaiser S, Fleischer M et al. Vorrangverletzungen im Strassenverkehr - Unfallgeschehen, Verbreitung und Einflussfaktoren in Österreich - KFV. Sicher leben. Band 42.

[7] Rahman MA, Hossain MM, Mitran E, Sun X. Understanding the contributing factors to young driver crashes: A comparison of crash profiles of three age groups. Transportation Engineering. 2021; 5: 100076. DOI:10.1016/j.treng.2021.100076.

[8] BFU, Beratungsstelle für Unfallverhütung. BFU-Bevölkerungsbefragung 2022: Jährlich wiederkehrende Befragung der Schweizer Wohnbevölkerung zu Themen im Bereich der Nichtberufsunfälle. Bern: BFU; 2022

[9] BFU, Beratungsstelle für Unfallverhütung. BFU-Bevölkerungsbefragung 2023: Jährlich wiederkehrende Befragung der Schweizer Wohnbevölkerung zu Themen im Bereich der Nichtberufsunfälle. Bern: BFU; 2023.

[10] Dingus TA, Guo F, Lee S et al. Driver crash risk factors and prevalence evaluation using naturalistic driving data. Proc Natl Acad Sci U S A. 2016; 113(10): 2636–2641. DOI:10.1073/pnas.1513271113.

[11] Hertach P, Uhr A, Achermann Stürmer Y et al. Sinus 2024: Sicherheitsniveau und Unfallgeschehen im Strassenverkehr 2023. Bern: BFU, Beratungsstelle für Unfallverhütung; 2024. DOI:10.13100/bfu.2.536.01.2024.

[12] Hertach P, Uhr A, Niemann S et al. Beeinträchtigte Fahrfähigkeit von Motorfahrzeuglenkenden. Bern: BFU, Beratungsstelle für Unfallverhütung; 2020. Sicherheitsdossier 2.361. DOI:10.13100/BFU.2.361.01.

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