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Le misure di riabilitazione nella prevenzione degli incidenti stradali

Le misure di riabilitazione, come i corsi di educazione stradale, aiutano a prevenire recidive delle delinquenti e dei delinquenti stradali. Tuttavia, il loro effetto complessivo sulla sicurezza stradale è limitato.
  • Introduzione
  • Situazione attuale
  • Benefici della prevenzione
  • Potenziale di ottimizzazione
  • Conclusione
  • Osservazioni
  • Introduzione
  • Situazione attuale
  • Benefici della prevenzione
  • Potenziale di ottimizzazione
  • Conclusione
  • Osservazioni

Introduzione

Le misure di riabilitazione, come i corsi di educazione stradale, puntano a modificare il comportamento delle persone che hanno commesso infrazioni gravi o reiterate del codice della strada. Tali misure offrono supporto durante il percorso per il riottenimento della licenza di condurre e per l’apprendimento di modalità di partecipazione alla circolazione stradale sicure e conformi alle norme. Oltre ai corsi di educazione stradale esistono altre misure preventive speciali, quali programmi di apprendimento sociali, discussioni di gruppo o misure tecniche come gli etilometri blocca-motore [1]. In particolare nel caso di reati come la guida in stato di ebbrezza, un significativo superamento del limite di velocità o un reiterato comportamento pericoloso alla guida, tali misure possono contribuire a modificare il comportamento e a prevenire le recidive.

Situazione attuale

L’organizzazione delle lezioni di educazione stradale rientra nella sfera di competenza dei Cantoni. Possono essere convocati a partecipare a lezioni di educazione stradale le conducenti e i conducenti di veicoli a motore nonché le cicliste e i ciclisti che hanno compromesso ripetutamente la sicurezza del traffico violando norme della circolazione.

La convocazione è ordinata dalle autorità competenti per la revoca delle licenze di condurre (art. 40 cpv. 1 e cpv. 3 OAC) [2]. Le persone partecipanti ai corsi devono essere indotte, mediante corsi di educazione stradale mirati, a comportarsi correttamente nella circolazione (art. 40 cpv. 2 OAC) [2]. La partecipazione a corsi di educazione stradale facoltativi può aiutare, in presenza di determinate condizioni, a riottenere la licenza di condurre revocata a tempo determinato fino a tre mesi prima della scadenza della revoca (art. 17 cpv. 1 LCStr) [3].

Il programma Via sicura, approvato dal Parlamento svizzero nel 2012, prevedeva l’introduzione in alcuni casi dell’obbligo di partecipare a corsi di educazione stradale (si veda Osservazione 1). Tuttavia, questa misura è stata abbandonata ancor prima della sua attuazione. Anche l’introduzione di etilometri blocca-motore – altro elemento del programma Via sicura – non è mai stata attuata.

Nel 2023, in Svizzera la licenza di condurre è stata revocata all’1% delle persone in possesso di una licenza di condurre [4,5]. Va notato che solo una percentuale esigua delle persone a cui è stata revocata la licenza di condurre ha effettivamente partecipato a un corso. Queste cifre dimostrano che le misure di riabilitazione interessano e raggiungono un numero esiguo di persone (sebbene non si disponga di dati precisi a riguardo).

Benefici della prevenzione

Diversi studi indicano che le misure di riabilitazione sono in grado di ridurre il tasso di recidiva in caso di comportamenti non conformi alle norme e pericolosi per la sicurezza stradale. L’esperienza internazionale dimostra che la combinazione tra revoca della licenza di condurre e frequenza di corsi di educazione stradale è efficace in quanto mette in relazione un elemento punitivo con un elemento educativo [6].

Secondo uno studio dell’UE, numerose indagini indicano che il tasso di recidiva tra le autrici e gli autori di reati stradali connessi all’alcol che hanno partecipato a un programma di riabilitazione può essere ridotto di circa il 50% rispetto a coloro che non hanno partecipato ad alcun programma. Tale riduzione è stata osservata in un periodo compreso tra due e cinque anni [1].

Anche gli etilometri blocca-motore mostrano un’utilità elevata se abbinati ad altre misure di riabilitazione [7]. Secondo una relazione della Commissione europea, i programmi di alcol interlock abbattono il rischio di recidiva del 75% durante il periodo in cui l’interlock è installato sul veicolo, riducono i decessi correlati all’alcol e presentano un buon rapporto costi-benefici. In alcuni casi, laddove i programmi comprendevano assistenza medica e psicologica, è stato osservato che gli effetti persistevano anche dopo la rimozione dell’interlock dal veicolo [8].

Le misure di riabilitazione possono ridurre sensibilmente il tasso di recidiva delle delinquenti e dei delinquenti, tuttavia si rivolgono soltanto a una cerchia molto ristretta di utenti ad alto rischio. In termini concreti, tali misure raggiungono meno dell’1% di tutte le persone titolari di una licenza di condurre. L’effetto di queste misure sull’incidentalità globale è quindi relativamente limitato.

Potenziale di ottimizzazione

Affinché i corsi di educazione stradale possano avere un impatto sufficiente, è necessario che siano soddisfatti alcuni criteri [1,9,10]. Dal punto di vista dei contenuti, devono essere affrontati tutti i livelli della matrice GDE [10–15]. A tal fine, le moderatrici e i moderatori devono essere in possesso di qualifiche specifiche in ambito psicologico, devono applicare approcci terapeutici comprovati e porre l’accento sull’autoriflessione e sullo sviluppo di strategie operative personali. Inoltre, deve essere garantito un determinato livello di qualità e deve essere effettuata una valutazione sistematica dei corsi.

In linea di principio, in caso di revoca della licenza di condurre sarebbe auspicabile un obbligo legale di frequenza di un corso di educazione stradale, così come inizialmente previsto dal programma Via sicura. Al momento, tuttavia, questo approccio è difficilmente attuabile dal punto di vista politico. L’obbligo di frequenza di un corso di educazione stradale per le delinquenti e i delinquenti stradali potrebbe tuttavia essere sancito anche dal diritto penale, ad esempio ampliando l’articolo 94 CP con l’obbligo di frequentare un corso di educazione stradale in caso di reati stradali gravi [16].

La revoca della licenza di condurre dovrebbe inoltre avere una durata sufficiente affinché, dal punto di vista dell’autrice o dell’autore del reato, la frequenza di un corso di educazione stradale facoltativo risulti vantaggiosa nell’ottica di una riduzione della durata della revoca; tuttavia, il rilascio anticipato non è contemplato in caso di revoca della licenza di condurre della durata di tre mesi (art. 17 cpv. 1 LCStr) [3]. È altresì importante che i reati siano puniti in modo immediato e tempestivo.

Dal punto di vista della prevenzione, in Svizzera sarebbe auspicabile imporre alle delinquenti e ai delinquenti l’utilizzo di un etilometro blocca-motore. A questo scopo si potrebbe realizzare inizialmente un esperimento pilota associato a una valutazione scientifica. Ciò consentirebbe di raccogliere numerose informazioni pratiche sugli aspetti tecnici, organizzativi e procedurali. Allo stesso modo, l’introduzione in Svizzera dell’obbligo di equipaggiamento di tutti i veicoli di nuova immatricolazione con etilometri blocca-motore (così come prescritto in UE dal luglio 2024) ridurrebbe le complessità tecniche derivanti da un’installazione a posteriori di tali dispositivi

Conclusione

Misure di riabilitazione quali, ad esempio, i corsi di educazione stradale e i sistemi di alcol interlock sono in grado di ridurre sensibilmente il tasso di recidiva delle delinquenti e dei delinquenti stradali e possono quindi contribuire a migliorare la sicurezza stradale. L’applicazione di tali misure è tuttavia limitata a un ristretto gruppo di utenti ad alto rischio, cosicché il loro impatto sull’incidentalità globale nella circolazione stradale svizzera rimane relativamente limitato.

Osservazioni

  1. Per le conducenti e i conducenti professionali vige l’obbligo di svolgere un determinato numero di ore di guida presso una scuola guida, mentre per automobiliste, automobilisti, motocicliste e motociclisti si tratta di una scelta facoltativa; art. 8 OAC [4].
  2. Il potenziale di riduzione del numero delle vittime è inteso qui come la differenza teorica nell’incidentalità derivante dallo scarto tra l’attuazione massima e l’attuazione minima (= rinuncia) delle misure. (Esempio: differenza nell’incidentalità tra il caso in cui tutte le automobili siano sprovviste di qualsiasi sistema di assistenza alla guida e il caso in cui l’intero parco automobili sia provvisto di tutti i sistemi di assistenza alla guida.)

Fonti

[1] SUPREME. Summary and publication of best practices in road safety in the member states. Thematic report: Rehabilitation and diagnostics. Part F3; 2007.

[2] Schweizerische Eidgenossenschaft. Verordnung über die Zulassung von Personen und Fahrzeugen zum Strassenverkehr (Verkehrszulassungsverordnung, VZV, SR 741.51) vom 27. Oktober 1976.

[3] Schweizerische Eidgenossenschaft. Strassenverkehrsgesetz (SVG) vom 19. Dezember 1958: SR 741.01.

[4] Bundesamt für Strassen ASTRA. Führerausweisstatistik 2023. Ittigen: ASTRA; 2024.

[5] Bundesamt für Strassen ASTRA. ADMAS Gesamtbericht 2023. Ittigen: ASTRA; 2024.

[6] Walter E, Achermann Stürmer Y, Ewert U et al. Personenwagen-Lenkende und -Mitfahrende. Bern: BFU, Beratungsstelle für Unfallverhütung; 2015. Sicherheitsdossier Nr. 13.

[7] European Transport Safety Council ETSC. Alcohol interlocks in Europe: An overview of current and forthcoming programmes. Brussels: ETSC; 2020.

[8] European Commission. Road safety thematic report – Alcohol and drugs. Brussels: European Road Safety Observatory ERSO; 2023.

[9] Bartl G, Assailly J-P, Chatenet F et al. EU-Project "Andrea": Analysis of driver rehabilitation programmes. Vienna: Austrian Road Safety Board KfV; 2002.

[10] Bukasa B, Braun E, Wenninger U et al. Development of an Integrated Evaluation Instrument for Driver Rehabilitation Measures: DRUID 6th Framework programme deliverable 5.22. Österreich: KfV; 2008.

[11] Engström I, Gregersen N-P, Hernetkoski K et al. Young novice drivers, driver education and training: Literature review. Linköping: Swedish National Road and Transport Research Institute VTI; 2003. VTI rapport 491A.

[12] Bartl G, Baughan CJ, Fougère J-P et al. Description and analysis of post-licence driver and rider training: The EU ADVANCED-Project Final report. Rijswjik, NL: Commission Internationale des Examens de Conduite Automobile CIECA; 2002.

[13] Cavegn M, Walter E, Scaramuzza G et al. Evaluation der Zweiphasenausbildung. Bern: BFU, Beratungsstelle für Unfallverhütung; 2013. bfu-Report 68.

[14] Berbatovci H. Wirksamkeit von freiwilligen Motorradkursen. Bern: BFU, Beratungsstelle für Unfallverhütung; 2019. Forschung 2.369. DOI:10.13100/BFU.2.369.01.2019.

[15] Kramer T, Ingenhoff N. GDE-Matrix und Coaching: Grundlage zur Förderung der Risikokompetenz in der Verkehrsbildung. Bern: BFU, Beratungsstelle für Unfallverhütung; 2024. Fachdokumentation 2.527.

[16] Schweizerische Eidgenossenschaft. Schweizerisches Strafgesetzbuch (StGB) vom 21. Dezember 1937: StGB: SR 311.0.

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